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Intorno agli anni ’70, a causa dei purtroppo frequenti incidenti stradali e infortuni sul lavoro, si era venuta a creare l’esigenza di un soccorso sanitario che operasse a Ceparana. Infatti in precedenza era necessario aspettare un’ambulanza da Spezia oppure (e ciò avveniva a causa dei lunghi tempi prima dell’arrivo dei soccorsi) trasportare con auto private il ferito all’ospedale più vicino.

Per questo motivo è sorto l’importantissimo servizio di assistenza svolto dalla Pubblica Assistenza di Ceparana. All’inizio l’unico compito dei soccorritori consisteva nel trasporto dei feriti dal luogo dell’infortunio all’ospedale; a quei tempi le ambulanze erano poco più che semplici vetture, ma tanto bastò a far diminuire in modo importante i tempi d’attesa del soccorso e a velocizzare i viaggi verso gli ospedali, con maggiori possibilità di sopravvivenza per gli infortunati più gravi.

A partire dal 1987, grazie ad un decreto sulla regolamentazione delle ambulanze emanato dal Ministero dei Trasporti, le vetture della Pubblica Assistenza adibite al soccorso hanno avuto un profondo ammodernamento. Da quel momento infatti avevano al loro interno degli strumenti atti alla stabilizzazione dei pazienti e per garantire le funzioni vitali durante il viaggio: si potevano definire a tutti gli effetti come “centri mobili di rianimazione”.

Dal 1992 è stato istituito un numero unico per il soccorso sanitario (il 118): quando avviene una chiamata a questo numero, un centralino raccoglie le principali informazioni riguardanti l’infortunio (sintomi, luogo e causa dell’incidente), per poi trasmetterle alla Pubblica Assistenza disponibile presente in zona e far partire il servizio di soccorso. Solitamente l’equipaggio che si occupa del servizio è composto da un autista qualificato e da un soccorritore.

Ad oggi la Pubblica Assistenza possiede 3 ambulanze, ognuna delle quali ha al suo interno un nutrito set di strumenti dedicati al soccorso, in particolare il defibrillatore e il monitor che rileva i parametri vitali.

Il compito dei soccorritori durante un servizio è nel tempo cambiato, in quanto adesso la procedura prevede di andare a prelevare il ferito, stabilizzarlo in attesa di un medico che possa decretare con sicurezza la patologia; a questo punto il paziente deve essere trasportato alla struttura sanitaria specifica. A causa di questi cambiamenti, ora è necessario che i militi volontari della Pubblica Assistenza posseggano le competenze e le qualifiche necessarie a svolgere questo delicato compito, in particolare conoscere le tecniche per stabilizzare un ferito e saper utilizzare gli strumenti presenti sulle ambulanze. 

Last modified on Monday, 24 April 2017 18:08
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