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Tramite il servizio “Informa Giovani”, verso la fine del 1996 la Pubblica Assistenza di Ceparana è venuta a conoscenza del progetto pilota della Comunità Europea denominato “Servizio Volontario Europeo” (SVE).

Essendo già da alcuni anni impegnata nell’ambito della formazione culturale mediante l’attività del Doposcuola, la Pubblica Assistenza ha visto in questa iniziativa europea un’ottima occasione per istruire ulteriormente i giovani, mettendoli a confronti con lingue e culture di altri paesi.

Benché la cosa fosse vista più che altro come un sogno (essendo Ceparana una realtà abbastanza ristretta), con stupore e sorpresa la bozza del progetto viene accolta nel Gennaio 1997: il primo scoglio a questo punto è stata la scelta del partner, poiché prima di allora non c’erano mai stati contatti con Associazioni all’estero.

Per fornire un valido “biglietto di presentazione” come Associazione e come paese, da principio ci sono stati contatti con un’agenzia turistica, allo scopo di ottenere materiale informativo da inoltrare alle altre associazioni interessate all’SVE (si tendevano a preferire quelle che operavano con iniziative di formazione per giovani e anziani).

Il 26 febbraio 1997 venne scritta una lettera al Grey Lodge Settlement di Dundee (Scozia), con risposta entusiasta del responsabile Alan Duncan: le iniziative nate dal rapporto (poi divenuta amicizia) tra Alan e Paolo Novelli sono state molteplici e proficue.

Il 1 marzo la Pubblica Assistenza si è messa in contatto con la città di Brest (Francia) per iniziare ad avere un gemellaggio legato all’SVE, proponendo dapprima dei brevissimi soggiorni (anche della durata di un solo mese).

Con il tempo questi rapporti hanno portato a numerosi progetti di scambio culturale: prendendo spunto dalle relazioni finali di alcuni ragazzi che hanno aderito, raccontiamo alcune esperienze che hanno provato e che non sarebbero state possibili senza il Servizio Volontario Europeo.

 

ALEX (1997-1998)

Alex è un ragazzo scozzese giunto in Italia il 3 settembre 1997 e ospitato dalla nostra Associazione. Il suo livello di conoscenza della lingua italiana era pressoché nullo: per questo motivo Alex ha seguito per tre settimane un corso gestito da un istituto privato, purtroppo con scarso successo.

In compenso la sua comprensione è migliorata notevolmente grazie ai dialoghi avuti con i volontari della Pubblica Assistenza, sempre pronti ad aiutarlo; al termine dello scambio riusciva a capire e farsi capire in italiano.

Le sue giornate erano molto ricche di attività: tutte le mattine dalle 8 alle 13 teneva lezioni di Inglese alle scuole medie di Ceparana e Follo, presentando la cultura e gli usi del suo paese. Inoltre i pomeriggi erano incentrati su corsi di recupero per ragazzi in difficoltà e corsi più avanzati di inglese per giovani universitari.

Per conoscere meglio la cultura italiana Alex è stato accompagnato nella visita di alcune località caratteristiche dal punto di vista storico e paesaggistico, ad esempio Roma, Firenze, Pisa e Volterra.

  

MARIE-ANGE (1998-1999)

Questa ragazza di Tolosa ha iniziato il suo scambio il 5 novembre 1998, accolta da una volontaria della Pubblica Assistenza che aveva appena ultimato un progetto di scambio SVE a Brest (questo è stato di grande aiuto, in quanto Marie-Ange ha subito trovato persone con buona conoscenza della sua lingua).

Lo stimolo che più ha spinto la ragazza a venire in Italia è stata la curiosità della lingua (che peraltro già in parte conosceva): la sua capacità di apprendimento è risultata molto elevata, tanto che dopo tre settimane era già in grado di leggere e comprendere i giornali in italiano.

Durante lo scambio, Marie-Ange ha avuto modo di vivere un’esperienza che l’ha colpita nel profondo (la vicenda è stata descritta in dettaglio nella sua relazione finale): per due mesi ha aiutato e sostenuto una ragazza in stato di coma vigile dopo un drammatico incidente (la sua famiglia aveva espressamente richiesto un aiuto da parte dei volontari della Pubblica Assistenza).

Le due ragazze hanno infatti stretto un fortissimo rapporto empatico, che le ha rese entrambe più forti, mature e sensibili.

All’inizio di marzo Marie-Ange è stata assistente madrelingua di francese in quattro classi di una scuola elementare, dapprima solo per correggere errori grammaticali, ma poi ha gestito interamente e a suo piacimento diverse lezioni frontali.

Grazie a questa esperienza, ha avuto modo di comparare i metodi di insegnamento italiani con quelli del suo paese e di coinvolgere attivamente intere classi a dialogare e fare domande.

 

NAOUEL (1999)

Naouel è un’altra ragazza francese, ospitata in Italia da una famiglia tramite uno scambio di sei mesi legato all’SVE (dal 10 febbraio al 10 agosto).

Sebbene le prime due settimane siano state difficili a causa della nostalgia verso il suo paese e del bisogno di adattamento alle abitudini italiane, in seguito Naouel ha vissuto lo scambio in maniera molto positiva, soprattutto grazie alla disponibilità dei volontari della Pubblica Assistenza, sempre pronti ad aiutarla e attenti ai suoi bisogni.

Per apprendere al meglio la lingua e la cultura italiana, Naouel nel primo periodo ha passato tre mattine a settimana a lezione, frequentando il doposcuola nel pomeriggio.

In seguito ha tenuto lezioni di francese ai ragazzi delle scuole medie, cercando con successo di coinvolgerli, facendosi porre domande sulla sua cultura e spingendoli a farsi spiegare quella del nostro paese.

Naouel, non appena avuta più confidenza con la nostra lingua (grazie anche ad un corso di comunicazione tenuto da uno psicologo), ha dedicato la maggior parte delle sue energie al doposcuola, in cui ha preso l’iniziativa e organizzato attività manuali, progetti educativi e giochi sportivi.

Due volte al mese si è messa in viaggio alla scoperta di varie località italiane.

In conclusione, grazie a tutte le informazioni e gli aiuti ricevuti, Naouel ha avuto maggiori possibilità di coronare il suo sogno: sostenere un concorso come educatrice specializzata in Francia.

 

ELENA DIEZ GONZALES (2001-2002)

Elena ha iniziato il suo progetto di scambio il 5 settembre 2001: era molto agitata, dato che non aveva mai frequentato alcun corso di formazione né conosceva in dettaglio il luogo in cui avrebbe abitato. A questo si aggiungeva la nostalgia della famiglia e il timore di non riuscire ad adattarsi al nostro stile di vita.

Lo scopo iniziale di Elena è stato quello di apprendere più approfonditamente la lingua italiana (che stava già studiando in Spagna), nonché gli aspetti più interessanti della nostra cultura.

Per questo motivo, appena arrivata, ha sostenuto un corso di nove giorni a Cattolica assieme ad altri ragazzi provenienti da tutta Europa.

Durante il suo scambio, ad Elena è stato affidato il compito di seguire Paula, una bambina di 8 anni proveniente da Santo Domingo e del tutto estranea alla nostra lingua; attraverso il suo aiuto è riuscita a frequentare la scuola senza problemi. Elena accompagnava infatti Paula a scuola tutte le mattine e la sosteneva nel risolvere qualsiasi incomprensione; inoltre frequentavano insieme il doposcuola pomeridiano.

Alla fine del suo scambio Elena è rimasta molto soddisfatta e grazie ad esso ha scoperto quanto possa essere appagante l’attività di volontariato, specialmente il fornire sostegno ai bambini in difficoltà.

Last modified on Sunday, 15 October 2017 10:29